A volte empatizzare con se stessi è più difficile che farlo con gli altri.
L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno è quello che è già qui(...)Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno e farlo durare e dargli spazio. Italo Calvino da: Le citta’ invisibili (1972)
venerdì 16 dicembre 2011
Instabile
Ho un cuore a metà
Un senso della vita instabile
Ma posso toccare il fondo di questa realtà con le dita
Grattarlo via con le unghie
E prendere dentro di me il buio dell’universo
Ho un cuore ferito
Un desiderio di verità insaziabile
Questo dolore
È passato
Costruirò una nuova fiducia su questa concretezza inafferrabile
Tristezza
Tristezza è non poter più tornare indietro,
calore che dal petto sale fino al volto,
lo irradia, neve bollente agli occhi,
brina tra i capelli.
Tristezza è lasciare andare,
una vita che non può più essere,
in attesa della rinascita,
curando le ferite aperte nell’anima.
Tristezza è l’incontro tra vecchio e nuovo,
morte e resurrezione,
nell’istante che pare infinito,
eros e thanatos abbracciati nel lutto,
spazio vuoto che cresce
per un’alba di gioia.
Ideale cieco
Non sarai mai nella luce del tuo ideale cieco.
Eppure non riuscivi a lasciarlo andare prima di queste parole,
ma ora, ora che vedi i suoi occhi vuoti,
senz’anima alcuna a riconoscerti,
occhi che risucchiano senza pietà,
avidi e invidiosi,
ogni brezza di vita, ogni più lieve anelito
della tua anima in moto,
adesso tu vuoi soltanto fuggire dalla sua ombra,
maschera senza carne,
un dio inesistente, creato solo
per un’immobile, mortifera, sicurezza,
di una mente neonata,
che non poteva contenere allora
l’interezza dell’esistenza ambivalente.
Nella disumana certezza
di poter vivere nel regime autarchico della propria psiche
nasceva così l’illusione di un amore,
che aveva occhi soltanto
per una bambina di diamante,
che non poteva degnare delle sue attenzioni,
quell’essere animalesco e mutevole,
compassionevole e gioioso,
desideroso di immergersi nella vita
ed esplorarne i legami e le forme.
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